Ogni anno, in occasione della Giornata della Memoria, guardo un film per non dimenticare. Schindler’s list, La vita è bella, Il bambino con il pigiamo a righe, Il pianista… Ci sono molte pellicole che parlano degli ebrei detenuti nei campi di concentramento, così come diversi libri. Quest’anno la scelta sul film da vedere è ricaduta su Il bambino nella valigia, adattamento di Nudo tra i lupi di Bruno Apitz.
Questo film, uscito in Italia il 27 Gennaio 2016, è ambientato durante gli ultimi giorni di guerra e narra la storia di un bambino di tre anni portato clandestinamente in un campo di concentramento e delle persone che intervengono per aiutarlo in tutti i modi possibili.
Vedere questa pellicola è stato come tornare indietro nel tempo e assistere in prima persona a tutti gli orrori accaduti durante quei terribili anni di guerra. Le emozioni che Il bambino nella valigia suscita sono forti e non risparmiano nessuno. Paura, ansia, rabbia, sollievo. Tutti sentimenti che portano lo spettatore sull’orlo delle lacrime, oppure oltre, dandogli l’occasione di riflettere a fondo su quello che è accaduto all’interno dei campi di concentramento. Però fra tutto questo ci sono anche speranza e umanità, rappresentate dai gesti audaci che i protagonisti compiono per quel bambino.
Un film commovente, pieno di coraggio, che vi consiglio di vedere non solo per ricordare le vittime dell’Olocausto, ma anche per conoscere qualcosa di diverso rispetto alle storie che già conosciamo.