Dopo tanta attesa, finalmente ho letto il terzo romanzo della serie A modern fairytale di Katy Regnery: Nel cuore di Ginger. Uscito il 31 maggio grazie a Quixote Edizioni, ha riscosso subito un grande successo. Di sicuro dovuto alla curiosità di scoprire la nuova avventura ispirata ad una favola che la Regnery ha deciso di proporre a noi lettori
T
anto tempo fa c’erano due cugini:
uno dorato come il sole,
l’altro oscuro come la notte,
uno un protettore,
l’altro un predatore,
uno un Cacciatore
e
l’altro un Lupo…
ed entrambi possedevano in maniera equa,
anche se differente,
una porzione del cuore di una ragazzina.
In questa storia d’amore contemporanea, liberamente ispirata a “Cappuccetto Rosso”, il cacciatore e il lupo sono cugini, e Cappuccetto Rosso è la ragazza della quale entrambi si innamorano.
La bellissima Ginger McHuid, figlia del più importante allevatore di cavalli del Kentucky, cresce nel ranch di famiglia, è la migliore amica di Cain Wolfram, il figlio del responsabile degli stalloni di suo padre, e del cugino di Cain, Josiah Woodman, figlio di un banchiere locale. Nel corso della sua infanzia felice, i tre sono amici inseparabili, ma mentre crescono fino a diventare adulti, sentimenti complicati minacciano di distruggere la lunga storia della loro amicizia e del loro amore.
Nel cuore di Ginger si ispira a Cappuccetto rosso, la protagonista Virginia (chiamata Ginger) rappresenta appunto Cappuccetto, mentre i due cugini Woodman e Cain incarnano rispettivamente il cacciatore e il lupo.
Ginger è nata e cresciuta in una fattoria ad Apple Valley insieme ai suoi due amici d’infanzia Woodman e Cain, più grandi di lei di tre anni. Crescendo, la protagonista inizia a rendersi conto che i sentimenti che prova per entrambi sono forti, fino ad arrivare al punto di farle pensare che lei ama tutti e due. Nasce quindi un triangolo amoroso che sarà il vero e proprio protagonista del romanzo.
Da una parte c’è Woodman, bello, biondo, un bravo ragazzo conosciuto in città e ammirato da tutti, a disposizione del prossimo, educato, pronto a sacrificarsi. L’uomo che tutti i genitori vorrebbero per le proprie figlie, anche quelli di Ginger. Dall’altra, invece, c’è Cain, un ragazzo problematico, con alle spalle una famiglia complicata, che si porta sempre dietro un grosso bagaglio fatto di rabbia, arroganza e donne. Tante donne. Lui è malvisto da tutti, considerato la feccia di Apple Valley, e di certo Cain non fa nulla per far cambiare opinione alle altre persone. Ginger ama entrambi, però in modo diverso. Uno è il suo migliore amico, mentre l’altro è colui che l’accende, le fa provare qualcosa che va molto oltre l’amicizia.
L’intero libro si concentra su questo triangolo che tienere il lettore con il fiato sospeso per tutto il tempo e che si sviluppa dall’infanzia dei protagonisti fino alla vita adulta. Ginger non sa cosa fare, chi decidere e, in tutto questo, gioca un ruolo molto importante sua nonna, che è anche la sua migliore amica e che le darà consigli, la ascolterà quando Ginger vorrà sfogarsi, sarà la sua spalla su cui piangere. Hanno un rapporto davvero bello e anche commovente, in particolare verso la fine del romanzo. Nonostante non sia una protagonista, la nonna di Ginger è fondamentale e capirete voi perché.
Katy Regnery ha delineato alla perfezione tutti i personaggi, facendoli conoscere bene e descrivendoli, in particolare nel carattere, in modo impeccabile. Grazie al POV alternato, è possibile comprendere tutti gli aspetti e le sfumature di Ginger, Woodman e Cain; ma all’inizio del libro questa tecnica narrativa risulta un po’ noiosa e ripetitiva in quanto alcune scene sono state descritte in modo identico dai tre punti di vista. Superato però questo piccolo scoglio della ripetizione all’inizio del libro, dopo è tutto un crescendo che rende difficile abbandonare la lettura.
Ancora una volta, la Regnery ha fatto centro e vi consiglio di non perdere questo romanzo che vi farà amare ogni personaggio, vi farà commuovere e provare emozioni davvero coinvolgenti.
Se lo avete già letto, fatemi sapere nei commenti se vi è piaciuto.
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