Buongiorno,
dopo l’articolo su Ron Hicks, ho pensato che non sarebbe stato male parlare di altri artisti contemporanei, perciò eccomi qui per farvi conoscere Jan Fabre.
Artista, scenografo, coreografo e regista teatrale, Jan Fabre è nato nel 1958 ad Anversa. Ha studiato all’Istituto di Arti Decorative e Belle Arti e all’Académie Royale des Beaux-Arts d’Anvers e, a partire dal 1980, ha iniziato a dirigere i suoi primi spettacoli. Definito un artista ambiguo, un po’ folle e odioso, Jan Fabre ha realizzato, nel 2011, una scultura in marmo di Carrara che reinterpreta La pietà di Michelangelo e che lui ha chiamato Il sogno compassionevole (Pietà V).
L’artista fiammingo, con questa sua opera, ha creato molto scapore, in quanto il volto della Madonna è rappresentato da un teschio e il Cristo non è che l’artista stesso, vestito con giacca e cravatta, con in mano un cervello e in stato di decomposizione (per via degli insetti presenti sul suo corpo).
Come affermato da Fabre, la scultura rappresenta le emozioni di una madre che, per compassione, vorrebbe prendere il posto del figlio. Questo sentimento ha origine dal cervello, motivo per cui è presente nell’opera.
Senza dubbio si tratta di una scultura che ha fatto discutere, voi che cosa ne pensate?