Ad aprile, sulla piattaforma Netflix, è uscito un nuovo film horror post apocalittico che ha attirato subito la mia attenzione. The silence, diretto da John R. Leonetti, è basato sull’omonimo romanzo di Tim Lebbon pubblicato nel 2015, tre anni prima dell’uscita di A quite place di John Krasinski. Eppure, nonostante venga prima dell’horror uscito nelle sale cinematografiche nel 2018, The silence sembra essere una copia del lungometraggio con Emily Blunt.
TRAMA: un gruppo di ricercatori scopre nelle profondità di una caverna una specie sconosciuta che verrà ribattezzata con il nome di Vispi. La squadra viene attaccata da queste creature, che poi trovano una via d’uscita e si diffondo a macchia d’olio nel Paese. Scatta un allarme e il governo consiglia alla popolazione di rimanere in casa evitando di fare rumore, cosa da cui sono attratti i Vispi. Però, la famiglia di Hugh, interpretato da Stanley Tucci, decide di intraprendere un viaggio per allontanarsi dalla città e trovare un rifugio più isolato in campagna.
La trama è già stata vista diverse volte, soprattutto negli ultimi anni, ma ci sono alcune cose che giocano a suo sfavore. Prima di tutto la durata. The silence, infatti, è un film di appena novanta minuti. Una durata, a parer mio, più adatta alle commedie. In effetti, con un tempo così breve, molti dettagli sono stati tralasciati, ad esempio il motivo per cui la figlia di Hugh, che insieme al padre ha un ruolo importante all’interno della pellicola, è diventata sorda. Durante la visione, si ha uno scorcio della causa principale, cioè un incidente in cui era rimasta coinvolta, ma nulla di più. Si tratta di un elemento che passa in secondo piano, quando doveva essere affrontato maggiormente dato che si tratta di un film incentrato principalmente sui sensi, in questo caso l’udito. Ma questo non è l’unico aspetto che poteva essere approfondito: nel film non si parla molto dell’effetto che questa invasione ha avuto sulla popolazione. Tutto è incentrato sulla famiglia di Hugh e su una setta di fanatici che diventeranno degli antagonisti, a tal punto da risultare più importanti dell’invasione dei Vispi. Sì, perché i protagonisti dovranno combattere con loro. Purtroppo credo che anche questo abbia un po’ penalizzato The Silence; però sono di tutt’altro avviso in merito al cast, che ha dato una nota positiva al lungometraggio. Stanley Tucci, già visto in diversi film e serie tv come Sex and the city, Hunger games, Il diavolo veste Prada, Amabili resti, Captain America: il primo vendicatore e molti altri, ha contribuito non poco con la sua bravura. Una piacevole sorpresa è stata anche Kiernan Shipka, che interpreta Ally, la figlia di Hugh.
Tutto sommato, The silence non è un film da evitare di guardare, ma presenta alcune lacune che lasciano lo spettatore un po’ deluso.
Voi l’avete visto? Vi è piaciuto?
Non l’ho ancora visto ma per certi versi mi incuriosiva e mi interessava molto. Lo vedrò appena posso.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Te lo consiglio!
"Mi piace""Mi piace"