Buongiorno a tutti!
Oggi non sono qui per parlarvi di un romanzo, bensì di un film: Day of the dead: bloodline. Si tratta di un remake de Il giorno degli zombie di George Romero del 1985.
Genere: horror
Anno: 2018
Regia: Hèctor Hernández Vicens
Durata: 90 minuti
Distribuzione: Netflix
Trama: un’epidemia ha trasformato buona parte della popolazione in zombie e alcuni sopravvissuti si sono rifugiati in un bunker militare. I rifugiati, però, vengono presto minacciati dalla possibilità di essere contagiati da una potenziale malattia e viene organizzata una missione alla ricerca dei medicinale per eliminare questo pericolo. Zoe, una studentesse di medicina, avrà la possibilità di creare un vaccino per impedire il contagio dal morso dei “putrefatti”, ma questo la costringerà a portare nel bunker uno di loro: Max, un uomo che Zoe conosce bene e che ha conservato una parte della sua umanità. Questo aspetto è fondamentale per la realizzazione del progetto, ma la presenza del “putrefatto” creerà tensioni e problemi all’interno del rifugio.
Inizio subito dicendo una cosa: questo film è brutto. Pensato male, diretto male, montato male. Per non parlare degli effetti speciali che lasciano molto a desiderare.
La prima scena, il prologo, ha dell’incredibile: la protagonista, Zoe, cammina sconvolta e spaesata per le vie della città, mentre intorno a lei tutti vengono attaccati dagli zombie. E lei passeggia? E dopo, boom, salto temporale di quattro anni dove parte dei sopravvissuti si è rifugiata in un bunker, che, come avete letto dalla trama, minaccia di essere contagiato da una malattia. Perciò viene organizzata una spedizione nell’università dove studiava Zoe per prendere le medicine necessarie per sventare il pericolo. Ed è qui che comincia il peggio del peggio: scene davvero troppo prevedibili, situazioni poco credibili che lasciano lo spettatore sorpreso (lo zombie stalker; il fatto che Zoe, studentessa al momento del contagiato, sia diventata una fantastica scienziata; l’atleticità dei “putrefatti”).
All’interno di questo film, forse, si salva il trucco degli zombie e qualche effetto speciale. Badate bene, ho scritto qualche, perché vedere un uomo che viene morso al collo e il sangue spruzza in aria con effetto granata è orripilante. Non tanto per la scena in sé, ma per la poca veridicità.
Conclusione? Questo film è paradossale e, per quanto mi riguarda, non ha nulla a che vedere con i veri film di zombie.